Gli highlightshighlights della MilanoMilanoFashionFashionWeek Week
WORDS BY STAYINTREND – foto copertina credits Launchmetrics/Spotlight
Le sfilate di Milano hanno fatto emergere alcuni nuovi trend per la primavera/estate 2025: le lavorazioni artigianali nella pelle, le stampe e lo zigzag, i tank top e le bralette, abiti a sirena, gli anni Sessanta e gli anni Venti, solo per citarne alcuni. Vediamo le sfilate più importanti e i maggiori trend che ritroveremo nei negozi a partire dal prossimo anno.
Tod’s e l’intelligenza artigianale
Matteo Tamburini, creative director di Tod’s, si è ispirato alle atmosfere del Mediterraneo per proporre una collezione chiamata Intelligenza Artigianale. E’ un ritorno alla semplicità, che fa riscoprire il valore del saper fare artigianale. Bellissime le giacche dalla struttura decisa, i trench e i maxi abiti che fluttuano ad ogni passo. Tra i must-have le giacche windbreaker in cotone resinato o in nappa, le camicie in crepe e gli accessori in pelle con lavorazioni selleria.
Missoni rilancia lo ‘zigzag’
Lo stilista Filippo Grazioli, alla guida di Missoni dal 2022, rilancia il famoso e iconico ‘zigzag’, un motivo coloratissimo e allegro che Ottavio e Rosita Missoni hanno proposto negli anni Sessanta. La nuova versione è proposta anche in versione tridimensionale, su lunghe gonne, top che sembrano sculture, abiti che giocano con le prospettive. Poi una cascata di frange in diversi spessori che diventano lunghe gonne e creano illusioni ottiche.
MM6 e i suoi must-have
MM6 propone i suoi must: tagli sartoriali oversize nei blazer, classici trench beige (decorati con piccole gocce), gilet spalmati e una rivisitazione degli iconici boots Dr Martens 1460. Il denim diventa sempre più importante, proposto con trattamenti speciali che lo rendono unico (è proposto usurato, sabbiato, macchiato e pennellato). Tra i dettagli, cinturoni sui fianchi, catene di strass.
N21 evoca gli anni Sessanta
Alessandro Dell’Acqua per N21 ridefinisce contemporanea attraverso gli anni Sessanta, proponendo parka tagliati a uovo, culotte, gonne a matita declinate nei colori pastello. Gli abiti hanno volumi generosi, decorati con tocchi di oro, argento e paillettes ricamate a mano. Come già per l’autunno/inverno 2024/2025 restano in auge le collane di perle e si alternano a sottili sciarpe a righe.
Etro sempre più gipsy
Etro punta sulla seduzione gipsy con mini crop top in maglieria abbinati a lunghe gonne gitane, con tante rouches rouche e balze. La collezione include anche jeans a zampa di elefante, giacche boxi e shorts da biker che si portano abbinati a sandali e stivali infradito. C’è anche una parte da sera con abiti a sirena con lavorazioni in paillettes, tessuti laminati con le iconiche stampe paisley, che sono sempre le più desiderate da chi ama il marchio oggi disegnato da Marco De Vincenzo.
Fendi e l’Art Decò
Kim Jones per Fendi guarda all’eleganza degli anni Venti, epoca della fondazione di Fendi che nel 2025 compirà cento anni. Quindi si celebrano i motivi e dal gusto Art Déco, con creazioni trasparenti e delicatissime. Dominano le sfumature polverose, i grigi, l’azzurro pallido, il bianco. Bellissimi gli abiti sottoveste e i completi con gli hot pants, i soprabiti a vestaglia tipo accappatoio.
Gucci e la nuova Jackie O’
La nuova era di Gucci firmata da Sabato De Sarno punta a evocare una moderna Jackie Kennedy, per uno stile lussuoso e implicitamente sensuale. La maison guarda agli anni ’60 e propone eleganti completi bon ton, jeans ampi, lunghi capispalla. Continua il percorso del Rosso Ancora, con le giacche e i tanti accessori.
Dolce & Gabbana e lo stile di Madonna
Il duo creativo ha catalizzato tutta l’attenzione dei media portando alla sfilata Madonna, che è anche musa della collezione. Bellezza italiana. Si intitola così lo show che Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno ideato portando on stage un ideale di femminilità ispirato da Miss Ciccone. Le modelle hanno parrucche di ricci biondi, e in passerella sfilano tubini fascianti, reggiseni a cono, corsetti, lingerie con stringhe, lacci e gancetti. Tornano anche il noto pattern floreale d’archivio e i completi gessati.
Bottega e l’eleganza quotidiana
Matthieu Blazy da Bottega Veneta propone un’eleganza quotidiana fatta di blazer sartoriali dalle spalle esagerate, pullover a V, bluse a maniche corte, lunghezze maxi per tanti look. Particolari le gonne-pantalone che scoprono una sola gamba, simbolo di asimmetrie e sovrapposizioni che muovono tutta la collezione. Per la sera ci sono abiti ricoperti di paillettes, slip dress metallici, top avvolgenti a foulard. Immancabili le It Bags in pelle intrecciata.
Ferragamo e il balletto
Da Ferragamo Maximilian Davis ha esplorato il mondo del balletto, con i costumi da danza che ispirano i capi in cashmere e cotone, poi cappotti importanti da opera, abiti in organza. Un tocco contemporaneo arriva con il denim sfrangiato o jacquard. Le nuove calzature sono le décolleté con tacco ricurvo, un nuovo sandalo grafico con lacci in seta, mules in tessuto jacquard e i booties geometrici.
Versace e il mix di stampe
Donatella Versace ha mandato in passerella un inno alla gioia che si concretizza in una collezione che mixa cinque stampe diverse, tutte coloratissime. Ci sono l’iconica stampa Medusa, un pattern di rosa canine, barocco, righe e zigzag. Le stampe dialogano tra loro continuamente, e c’è un nuovo colore che diventa must di stagione: il marrone è il nuovo nero secondo Donatella.
Ermanno Scervino e le lavorazioni couture
Ermanno Scervino riprende i suoi look d’archivio più iconici: lunghi abiti trasparenti ricamati e capispalla estivi con intarsi e lavorazioni manuali. La collezione celebra l’artigianalità e la manualità con bellissimi coordinati crochet in tinte pop, completi in maglia, abiti scivolati e sottili. Da guardare (e copiare) i look con il nuovo effetto denim, una tecnica tromp l’oeil che propone l’illusione di abiti in jeans pur essendo di un cotone stampato.