Palm Royal

A/I 24/25: tutti pazzi per gli annianni ’60’60

WORDS BY STAYINTREND – Foto di copertina credits: @appletv

Uno dei trend più cool della stagione si ispira allo stile dell’upper class americana negli anni ’60.

Se avete amato lo stile raccontato da Truman Capote, o avete in cornice a casa alcune foto di Slim Aarons, adorerete questo trend: gli anni Sessanta sono (e saranno) un riferimento di stile per tutto l’autunno/inverno 2024/25, le passerelle lo confermano e anche il cinema guarda a questa epoca con grande interesse. Alcuni esempi? Inutile ricordare quanto ancora sia di grande ispirazione il più famoso dei romanzi firmati dallo scrittore statunitense, Colazione da Tiffany (pubblicato nel 1958 e divenuto un film nel 1961 con Audrey Hepburn). Ma non solo, l’epoca di cui ha scritto più volte Capote interessa, oggi più che mai, le Maison della moda e i colossi del cinema. Escono proprio il 20 marzo due nuove serie tv che ci trasportano nell’alta società americana degli anni Sessanta. Nella serie ‘Feud: Capote vs The Swans’, ovvero “Capote contro i cigni”, le star hollywoodiane Naomi Watts, Demi Moore, Diane Lane e Chloe Sevigny interpretano ‘i cigni’ ovvero le mogli degli uomini potentissimi mentre ‘Palm Royale’ (su Apple Tv) è una overview sulle bizzarre abitudini dell’alta società americana (con Kristen Wiig, Laura Dern e Allison Janney, e anche la popstar Ricky Martin).

Palm royale
PHOTO: @appletv - Una scena della serie tv Palm Royale
Palm Royal
PHOTO: @appletv - Una scena della serie tv Palm Royale
Slim Aroons
PHOTO: @slimaaronsofficial - La piscina del Villa Vera Hotel Spa and Racquet Club ad Acapulco, 1968. ⁠
Slim Aarons
PHOTO: @slimaaronsofficial
Slim Aarons
PHOTO: @slimaaronsofficial

Ecco che, sull’onda di questo mood, anche la moda è pronta a soddisfare ogni desiderio stilistico influenzato da quest’epoca. Da Parigi, dove si sono da poco concluse le sfilate dell’A/I 2024/25 sono più di uno i marchi ispirati agli anni ’60. In primis Dior, dove Maria Grazia Chiuri ha presentato una collezione completamente condizionata dall’etichetta Miss Dior, lanciata in quell’epoca e dedicata alle giovani figlie delle top client della maison. Il foulard torna ad essere protagonista dei look, accessorio versatile e poco ingombrante che protegge e all’occorrenza decora. Non si celebrano solo le forme e lo stile di quegli anni, ma in particolare il logo Miss Dior, stampato in formato XXL su trench e gonne a tubino. I colori richiamano la palette di Marc Bohan, all’epoca direttore creativo dell’etichetta: bianco, beige, nero e la fantasia leopardata applicata all-over. Le perle sono usate al posto delle borchie su stivaletti e ballerine, mentre i ricami sono bold. Le calzature riprendono i modelli iconici di quegli anni: scarpe dalla punta squadrata con medaglioni, ma anche la firma Christian Dior sugli stivali da equitazione.

Christian Dior F24
Christian Dior A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Christian Dior A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
Christian Dior F24
Christian Dior A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
Christian Dior F24
Christian Dior A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
Christian Dior F24
Christian Dior A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
Christian Dior F24
Christian Dior A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight

Anche Miu Miu celebra il ritorno definitivo all’estetica Sixties con giri di perle al collo, abiti chemisier e scolli a barca. Non potevano poi mancare le gonne a palloncino, proprio come quelle amate dallo stilista Cristobal Balenciaga, che le portò in passerella nel 1958.

Miu Miu F24
Miu Miu A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
Miu Miu F24
Miu Miu A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
Miu Miu F24
Miu Miu A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
Miu Miu F24
Miu Miu A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight

Sembrano usciti da una delle serie tv sopra citate anche i look di Celine, con tubino nero e collane di perle che rimandano al bon ton. Tra tailleur, pellicce, Mary Jane e occhiali da sole maxi, la maison riprende così anche le sue origini.

A Milano invece Blumarine, con la prima collezione di Walter Chiapponi, ha mandato in passerella pellicce e cappottini bon-ton da perfetta signorina aristocratica che sembra uscita da un romanzo di Capote.

Blumarine F24
Blumarine A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
Blumarine F24
Blumarine A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight

Anche il mondo del beauty si lascia contaminare da questo mood. Il make-up della sfilata di Giorgio Armani evoca il fascino degli anni ’60, con un beauty look delicato e una palette tono su tono. Lo sguardo esprime un senso di romanticismo con lunghe ciglia e eyeliner bianco.

Giorgio Armani clp F24
Giorgio Armani A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
Giorgio Armani clp F24
Giorgio Armani A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
Giorgio Armani clp F24
Giorgio Armani A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Giorgio Armani A/I 24/25 - Credits Launchmetrics/Spotlight