Dicembre 13, 2023

Contratti “mordi e fuggi” nel fashion, il turn over dei direttori creativi è sempre più rapido

SCRITTO DA MARIANNA CAPORALI

Sono lontani i tempi in cui gli stilisti entravano come de direttori creativi di una maison e ci rimanevano per decenni. Il caso più emblematico degli ultimi decenni è senz’altro quello di Karl Lagerfeld e Chanel, rimasto alla guida della maison francese per oltre 30 anni, dal 1983 fino alla sua morte nel 2019.
La sua collaborazione con Chanel è stata iconica e rivoluzionaria, portando un mix di eleganza classica e innovazione moderna alla maison. Lagerfeld ha reinterpretato e modernizzato lo stile distintivo di Chanel, mantenendo viva l’eredità di Coco Chanel attraverso le sue collezioni e le spettacolari sfilate. Non per questo il Kaiser della moda ha rinunciato a mantenere in vita un suo omonimo brand durante il lunghissimo sodalizio con Chanel e la sua altrettanto lunga collaborazione con Fendi.

Phoebe Philo lala visionaria stilista del nuovo millennio lancia il suo brand

Altra storia per la stilista Phoebe Philo. Nata a Parigi e cresciuta a Londra, classe 1973, la Philo è stata nominata nel 2001 direttore creativo di Chloé, un momento di gloriosa rinascita per il brand francese, grazie alla mano della stilista che ha influenzato profondamente lo stile e le tendenze di quest'ultimo ventennio, proponendo un'eleganze disinvolta, raffinata e minimalista. Nel 2008 arriva la nomina per Phoebe Philo come direttore creativo di Celine, dove è rimasta fino al 2017 lasciando un'impronta ancora più significativa, elevando l'essenzialità, con capi strutturati, minimalismo estremo e attenzione maniacale per i dettagli. E' con lei che il brand Celine diviene uno fra i brand più desiderati ed iconici al mondo.
Nel 2017 la Philo decide di lasciare Celine suscitando un'attesa diffusa per la sua prossima mossa nel mondo della moda. La sua eredità continua a influenzare e ispirare molti designer emergenti, mentre la sua attesa ricomparsa nel settore è stata fonte di grande curiosità tra gli appassionati di moda.
Ed proprio il 2023 l'anno che segna il debutto della Philo con il suo omonimo brand, una collezione super lussuosa in chiave minimalista, acquistabile solo sul sito del brand, andata sold out in poche ore malgrado i prezzi da capogiro.

PHOTO: @ludovicdesaintsernin
PHOTO: @matthewmwilliams

Mancanza di ispirazione,ispirazione, incomprensioni o irrequieto bisogno di cambiamento? i contratti della moda durano il tempo di una collezione o poco più

Oggi, molto più frequentemente gli stilisti abbandonano la maison per cui hanno lavorato proprio per dedicarsi anima e corpo al proprio brand o semplicemente perchè non trovano pace creativa.
 
Il caso più eclatante degli ultimi anni è stato Ludovic de Saint Sernin, stilista belga classe 1991. La sua collaborazione con Ann Demeulemeester è durata giusto il tempo di una collezione presentata durante la fashion Week di Parigi lo scorso marzo.
 
Irrequietezza anche per la maison francese Givenchy che ha visto negli ultimi anni il susseguirsi di diversi direttori creativi. E pensare che Hubert de Givenchy fondò la sua casa di moda nel 1952 e restò alla guida della maison per oltre 40 anni. Lunga anche la permanenza di Riccardo Tisci che rimane da Givenchy dal 2005 al 2017.
 
Altra storia invece per Matthew Williams, nominato alla guida di Givenchy nel giugno 2020 e già dimissionario a novembre di questo anno. Anche Williams ha rinunciato all'incarico per potersi dedicare pienamente al suo brand Alix. Al momento il posto di direttore creativo da Givenchy resta sospeso e le creazioni sono appannaggio del team interno.
 
Altro clamoroso cambio della guardia a casa Rochas che ha comunicato ad aprile di questo anno la rottura con il giovane stilista Charles de Vilmorin nominando Alessandro Vigilante alla testa della maison.
 
 
Turn over anche da Tod's che saluta Walter Chiapponi e investe Matteo Tamburini. La sua attesa collezione sarà presentata a Milano a febbraio 2024.
PHOTO: @charlesdevilmorin
Alessandro Vigilante - Credits: Launchmetrics/Spotlight

Louis Vuitton fedelefedele a Ghesquière e viceversa, eccesso di prudenza del CEO?

Di tutt'altro sapore il sodalizio tra Louis Vuitton e Nicolas Ghesquière a cui la maison francese ha rinnovato il contratto dopo 10 anni di intensa collaborazione. Notizia non troppo inaspettata per gli addetti ai lavori, ma forse poco applaudita dalle amanti del brand che speravano in una ventata di novità dopo la sfavillante collezione SS24 firmata da Pharrell Williams per Louis Vuitton uomo. Qualcuno sperava addirittura in una direzione ad interim uomo-donna per l'artista e rapper americano che ha saputo stupire ed entusiasmare tutti con la sua sfilata parigina di questo settembre.
 
Inaspettato evento invece quanto tristemente avvenuto da Moschino, il cui direttore creativo, David Renne, nominato nell'ottobre 2023 è venuto a mancare per un'improvvisa malattia appena un mese dalla sua nomina, lasciando al momento vacante il posto di stilista.
Nicolas Ghesquière - Credits Launchmetrics/Spotlight
Pharrell Williams - Credits Launchmetrics/Spotlight
Direttore artistico che va direttore artistico che viene, ma alla fine la domanda della domanda è… e Alessandro Michele che sorpresa vorrà riservare al fashion system?
 
Massima suspence per il destino di questo stilista sempre capace di sorprendere e far parlare di sé. Al momento non ci sono voci attendibili sui suoi prossimi progetti, assorbito dal restauro di una bellissimo palazzo medievale a Roma…nulla sappiamo su cosa ci riserverà per il futuro l’eclettico Michele.