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WORDS BY STAYINTREND – Foto di copertina credits: Stayintrend

Un Tuffo negli Anni ’60  per un’atmosfera da veri bohèmien

Paul Smith m PO S25
Paul Smith P/E 25 - Credits Launchmetrics/Spotlight
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Paul Smith P/E 25 - Credits Launchmetrics/Spotlight

Martedì 11 giugno, primo giorno della 106esima edizione di Pitti Uomo, Villa Favard a Firenze si è trasformata in un vero e proprio bar anni ‘60, grazie all’arrivo dello stilista britannico Paul Smith.
Nella location ottocentesca, ribattezzata per l’occasione
“Bar Paul”, riecheggiava l’atmosfera dei caffè italiani di Soho, dove il giovane stilista, arrivato da Nottingham, incontrava musicisti, pittori e designer. È da questi ricordi che nasce l’ispirazione per la sua collezione uomo e per l’intero evento.

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Sir Paul non è nuovo a Pitti Uomo: dopo la sua prima partecipazione nel 1993, lo stilista ha scelto di tornare a Firenze per presentare la collezione uomo P/E 2025 “in una cornice più intima” come da lui dichiarato. 

Lo stilista Paul Smith ha presentato 33 look, tra stampe d’archivio e nuove collaborazioni, come quella con l’icona del denim statunitense Lee. Ecco qui una carrellata dei look più interessanti della collezione.

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L’ispirazione bohémienne è evidente nei dettagli: cravatte, giacche workwear e blazer destrutturati che immaginano il guardaroba di un artista. Infatti, la sala ricordava proprio lo studio di un pittore, tra pennelli, tavolozze di colore e tele

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Gli abiti, tagliati con classici tessuti pied-de-poule e Principe di Galles, evocano la Londra degli anni ’60, mentre i capispalla fanno uso di tessuti di grande impatto visivo. Un omaggio non solo alla moda, ma anche alla cultura e allo stile di vita che hanno segnato profondamente l’esperienza personale e professionale di Paul Smith.

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