In lungo monospalla o in tailleur, a ognuna il suo abitoabito dada cerimoniacerimonia
WORDS BY STAYINTREND – foto copertina credits Official website Atelier Emé
Ma occhio al decalogo della perfetta invitata, con le regole per non sbagliare
Dritto, svasato, con taglio a sirena, da principessa o addirittura avant-garde in versione tuta.
L’abito da cerimonia ha il suo momento di gloria in questo periodo, in cui comincia la stagione di matrimoni, battesimi, comunioni, cresime e via dicendo. Che tu sia la damigella, la mamma dello/a sposo/a o una invitata non importa, il look non deve includere passi falsi. Soprattutto bisogna fare attenzione a non essere fuori luogo, con look assolutamente non adatti a una cerimonia.
I tessuti ideali e quelli da evitare
Iniziamo quindi dai materiali. Alcuni sono adatti, altri no. Su cosa puntare quindi? Via libera a crepe, cady, chiffon, georgette, mikado, raso e tulle.
Da evitare invece il lino, la canapa, il cotone garzato e tutti i tessuti grezzi che hanno una trama molto in evidenza.
Il taglio e la lunghezza dell’abito
Il modello più scelto è sicuramente il lungo, con taglio dritto e scollatura a V o asimmetrica (monospalla). Tra i più venduti c’è il modello Aruba di Atelier Emè, in raso fluido con un drappeggio sartoriale asimmetrico con effetto nodo e cintura in vita per valorizzare la silhouette (nel drappeggio si apre un profondo spacco laterale che conferisce movimento alla gonna).
Ma attenzione, l’abito lungo va indossato solo dopo le 17,30. Per i matrimoni che si svolgono di mattina è assolutamente fuori lungo presentarsi in lungo, solo alla sposa e alle damigelle è concesso. Le invitate potranno optare per abiti al ginocchio, midi o loungette.
Ma ci sono anche alcune novità che in questa stagione sembrano molto cool, come gli abiti lunghi con scollo all’americana (come quelli in tulle di Pronovias) o con scollo a barca. Entrambi raffinatissimi e adatti a chi vuole valorizzare le spalle. Per chi vuole l’effetto ‘eye catching‘ vale la pena provare con l’abito lungo in paillettes, con scollo a V, maniche a sbuffo e scollatura sulla schiena a goccia. Questa primavera l’effetto luccicante è un trend di stagione, quindi può avere un senso osare con le paillettes.
In ogni caso in chiesa non si entra mai con le spalle scoperte, e questo vale anche per la sposa e damigelle. Procurarsi una stola o uno scialle che copra le spalle è assolutamente d’obbligo.
Per essere super cool (ammesso che il budget lo consenta) si può andare da Vera Wang, la regina degli abiti di questo tipo (sposa inclusa), che per questa stagione propone anche la tuta da cerimonia: top e pantalone con scollo a V e schiena scoperta.
Se volete un classico intramontabile, lo troverete da Atelier Emè: il modello Roma, ormai iconico e stra-venduto, è un abito lungo in raso, scollato sulla schiena e sul décolleté. Ha le linee morbide quindi si adatta a qualsiasi tipologia di fisico. Ha spalline sottili che sostengono il corpino drappeggiato (si possono annodare al collo o agganciare alla base della schiena, dritte o creando un intrigante incrocio). In più, ha spacchi laterali, nascosti tra le pieghe della gonna, e due lunghe code alle estremità, da allacciare sul davanti o sul retro con un semplice nodo o un fiocco che copra l’elastico e la zip della gonna.
Tra i classici intramontabili ci sono il modello lungo con la mantellina incorporata, come quello di Aire Barcelona (il nuovo modello è in strass, con scollo a barchetta, schiena a goccia, spalline e mantella) oppure il tailleur da cerimonia in crepe (Nicole Milano).
Per uno stile più rilassato, ad esempio adatto per un rinfresco semplice in giardino, si può provare la maxi T-shirt abbinata al pantalone morbido di chiffon (Martino Midali).
Manifesto del Bon Ton per le cerimonie
1. Non indossare nero o bianco a un matrimonio, nemmeno il rosso è indicato perché ruberebbe l’attenzione alla sposa
2. Spalle coperte e scarpe chiuse se la cerimonia è in chiesa
3. No a spacchi vertiginosi, minigonne, scollature, abiti aderenti
4. L’abito lungo non si indossa al mattino, solo dopo le 17
5. Il cappellino solo se richiesto nell’invito
6. Se richiesto il cappello, va indossato per tutta la cerimonia e tolto solo dopo le 18
7. In chiesa mai a gambe nude, ma sempre con collants velatissime
8. No jeans e no a sneakers
9. Sì a colori come blu e toni pastello, ai colori sabbiosi e soffusi, in piena estate anche qualche tonalità più accesa è ammessa
10. La borsetta sempre piccola, clutch, tracollina o con manico a mano, ma rigorosamente senza loghi
11. No ai sandali, anche se in piena estate, la slingback invece sì
12. No agli accessori in pelli esotiche, iuta e tele grezze.
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