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Milan Fashion Week, debutti e collezioni da tenere d’occhio

WORDS BY STAYINTREND – Foto di copertina Bottega Veneta Pe 2026 – Credits Launchmetrics/Spotlight
Questo pezzo è stato scritto da un professionista e senza il supporto dell’IA

La settimana ha chiuso con il commovente ricordo di Giorgio Armani in Brera

Dopo New York e Londra, il testimone è passato a Milano. Qui hanno sfilato 54 brand in una settimana fatta di debutti tanto attesi, ma anche di anniversari importanti.
E soprattutto, una settimana segnata dal ricordo di Giorgio Armani, scomparso poche settimane fa a Milano, alla vigilia dei festeggiamenti per i 50 anni della sua azienda. E’ stata una maratona modaiola che ha messo in mostra tutto il meglio delle collezioni donna Primavera Estate 2026.

Alcuni show meritano davvero attenzione, altri sono da dimenticare.  C’è anche chi, come Demna, ha scelto di presentare la sua collezione di debutto per Gucci con un lookbook dal forte impatto, in attesa del primo show con una immagine più forte e definita. Tra i debutti anche Simone Bellotti da Jil Sander, con una collezione all’insegna del minimalismo tipico del brand. Unica nota a rimanere impressa nella mente, qui, è il lavoro fatto sul color blocking: flash rosso fuoco e blu elettrico che si identificano con questo nuovo corso del marchio, fondato nel 1968 e oggi di proprietà della Otb di Renzo Rosso. 

Marco Rambaldi, pelle e crochet

Crochet e lavorazioni all’uncinetto sono il simbolo della collezione di Marco Rambaldi, lo stilista che si sta facendo sempre più spazio all’interno del ‘cotè’ dei brand da non perdere alla settimana della moda di Milano. Lo stilista bolognese ha voluto mixare forza e dolcezza, abbinando il crochet a pantaloni in pelle, camicie artigianali e top in cristalli.  
La collezione, ha spiegato lo stilista, unisce pensiero, memoria, resistenza e innocenza: si chiama Gioia Radicale ed è un inno alla vita e alla gioia.  I must sono i set rigati all’uncinetto, i cardigan e le minigonne con le applicazioni floreali, il tulle stampato ma anche le culotte sensuali. Bello il mix tra crochet e pelle.
Da segnalare una chicca negli accessori: le nuove sneakers e ballerine in macramè in collaborazione con Bata. 

Marco Ribaldi PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight
Marco Ribaldi PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight

L’artigianalità di Tod’s

Lo stilista di Tod’s, Matteo Tamburini, continua il suo percorso alla ricerca di silhouette pulite con un approccio artigianale: la collezione punta su abitini con tasche a filetto, tubini con fodera in lino dall’orlo rustico, trench strutturati in motivo check, cappotti a righe dal taglio over.

Insomma una sicurezza per chi cerca i classici del guardaroba estivo, sempre con un tocco di classe. Anche qui, tanta pelle, soprattutto con il nabuk sgualcito usato per la giacca no-seasons. Belli i nuovi mocassini, anche nella versione forata. 

Tod's PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight
Tod's PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight

Prada, il nuovo uniforme

Oltre ad aver rilasciato le considerazioni più logiche sul momento che la moda sta vivendo, Miuccia Prada, con Raf Simons, ha intercettato ancora i desideri di stile delle donne di oggi.

La collezione si compone e scompone sul corpo. L’uniforme vede i capi che si mixano tra loro in modo inusuale: la giacca e la gonna si aprono, il reggiseno diventa must da mostrare. Le bretelle della gonna sono il dettaglio di stile da sovrapporre a tutto, la canotta e tutto l’underwear non vanno più sotto alla camicia, ma sopra. 

Prada PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight
Prada PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight

Bottega come ti aspetti che sia Bottega

Il debutto della stilista Louise Trotter da Bottega Veneta è stato forse uno dei momenti più alti di questa fashion qui. La stilista è partita dall’iconico intrecciato, ma ha reso la collezione estremamente contemporanea, raffinata e cool, ma anche rigorosa.

L’intrecciato è usato come dettaglio per decorare bluson e cappotti. Trotter ha spiegato che la collezione è un omaggio a luoghi e persone che hanno segnato la storia del brand, in primis Lauren Hutton, e poi anche Venezia e il Veneto.

Torna infatti la mitica pochette Lauren 1980, in versione maxi. Bellissimi i capi realizzati in luccicante fibra di vetro, le frange piumate, i collier e i capi in pelle intrecciata, vera icona della maison. 

Bottega Veneta PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight
Bottega Veneta PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight

Versace by Dario Vitale

Attesissimo il debutto di Dario Vitale da Versace, dopo l’acquisto del gruppo Prada (lo stilista ha lavorato tanto per Miu Miu). Vitale si è ispirato agli anni Ottanta, all’eredità lasciata da Gianni Versace.

In collezione sono protagonisti i capi dell’uso quotidiano, quindi T-shirt, bomber, jeans che però hanno dettagli sensuali, come aperture e tagli. Da notare l’ispirazione alle celebri maglie metalliche della maison, con reggiseni e gonne ricamati di cristalli. 

Versace PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight
Versace PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight

L’eredità di Giorgio Armani in passerella

L’ultima collezione disegnata da Giorgio Armani ha sfilato alla Pinacoteca di Brera, davanti a 700 ospiti tra cui Richard Gere (che vestì per American Gigolò). Sulle note di Ludovico Einaudi, ha sfilato una collezione fatta di completi in tonalità sabbia e grigio perla, giacche destrutturate e pantaloni morbidi, ovvero i suoi must have.

Milano e Pantelleria, luoghi simbolici per Armani, sono stati la fonte di ispirazione.  Per le appassionate dello stile Armani sono assolutamente da non perdere i tailleur, le giacche morbide e i completi dalle silhouette maschili.

Giorgio Armani PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight
Giorgio Armani PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight

Dolce & Gabbana, il nuovo pigiama

Il nuovo capo del giorno per il duo creativo? Il pigiama, protagonista assoluto dello show. Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno preso un capo cult del guardaroba di lui per adattarlo agli outfit da donna.

La collezione si intitola “PJ Obsession” e guarda appunto ai pigiami classici da uomo resi però iper-sensuali. Come si indossa? Al posto del tailleur, da mattina a sera.

Dolce & Gabbana PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight
Dolce & Gabbana PE 2026 - Photocredits Launchmetrics - Spotlight