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Quattro momenti iconici della storia di RobertoRoberto CavalliCavalli
WORDS BY STAYINTREND – Foto di copertina credits: @robertocavalli
La scomparsa di Roberto Cavalli, morto venerdì 12 aprile all’età di 83 anni, riporta sotto i riflettori tutta una serie di momenti iconici che hanno fatto la storia della moda. Infatti dagli anni Settanta ai giorni nostri sono tanti i look e le intuizioni che hanno segnato la carriera dello stilista fiorentino, che dopo aver studiato all’Accademia d’Arte di Firenze, lanciò il suo brand nel 1970, con una collezione fatta di abiti in pelle stampata. Ripercorriamo quattro momenti che hanno segnato la carriera ‘wild and free’ dello stilista.
1972 – L’animalier Cavalli
Nel 1972 Roberto Cavalli presenta la sua collezione a Firenze, fatta di jeans con intarsi di pelle, stampe animalier, pellami pregiati e abiti sensuali. L’idea? I suoi look devono aderire al corpo, quasi a sembrare un tatuaggio sulla pelle. L’ispirazione, il mondo animale, con stampe ghepardo o pitone che diventano il suo motivo iconico (quest’ultima un continuativo di ogni collezione). Poi arriveranno lo zebrato (anni ’90) e la stampa farfalla (anni 2000).
1994 – I jeans iper-stretch a vita bassissima
Arrivano gli anni ’90 e Roberto Cavalli cavalca l’onda del jeans a vita bassissima, aggiunge la lycra per rendere la tela denim iper stretch, sempre per sostenere quell’effetto tatuaggio che tanto ha amato. Crea i jeans sabbiati che diventano famosissimi, stampa sul denim, abbassa così tanto la vita dei jeans da renderli iper sexy. Le celebrities li adorano, tanto che lui lancia una seconda linea dedicata, la Just Cavalli. Nel 1994 sfila a Milano con la sua prima linea, e impone il suo stile sexy.
2003 – Christina Aguilera & Co
Negli anni 2000 trionfano i suoi abitini super sexy, con gonne svolazzanti, scollature mozzafiato, schiene nude e cut-out in ogni dove. Li indossano Jennifer Lopez, Beyoncé, Sharon Stone, Naomi, e soprattutto Christina Aguilera, musa dello stilista, che ha fatto la storia del marchio con i suoi look eye catching, come l’abito in pelle rossa con dettagli grafici dipinti a mano (P/E 2003). Il suo stile sexy Y2K spopola tra le giovanissime.
2007 – La prima collab italiana con H&M
Dopo anni di collaborazioni creative con stilisti importanti, come Karl Lagerfeld, il colosso svedese H&M chiama Roberto cavalli per la prima collezione con una griffe italiana. Nasce così la capsule collection super sexy firmata Cavalli, abiti wild ad un prezzo accessibile. E fu un successo.
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